Chiesa Cristiana Evangelica, via Don Bosco 49/E Torino - Tutti i diritti sono riservati a Gesù!
La nostra comunità ha una liturgia semplice per l'adorazione a Dio in spirito e verità.
I nostri culti sono caratterizzati dalla lettura, predicazione, meditazione e studio della Parola di Dio, dalla preghiera, dal canto, dalla testimonianza, dalla celebrazione della Cena del Signore e dall'offerta.
LA PAROLA DI DIO
La Parola di Dio occupa il posto centrale nel culto al Signore. L’attenta lettura e meditazione di essa ci rivela la buona e accettevole volontà di Dio. In essa ci specchiamo affinché il nostro cammino sia santo e irreprensibile. Per mezzo di essa, Dio ci modella per assomigliare sempre di più al Suo Figliuolo Gesù Cristo.
Nostra cura e premura è, altresì, studiare le Sacre Scritture per crescere nella conoscenza del mistero di Dio e dell'opera perfetta compiuta dal Suo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore.
A questo scopo ci riuniamo presso la nostra sede o nelle case dei fratelli. La conoscenza cui miriamo è una conoscenza pratica e non teorica.
LA PREGHIERA
La preghiera è l’aspetto fondamentale del cammino cristiano. Essa è comunione ed esprime la vitalità della Chiesa che è il Corpo di Cristo.
Pregando ci rivolgiamo a Dio quali figli dello stesso Padre e sperimentiamo la gioia di essere tutti fratelli.
Con la preghiera:
IL CANTO
Il canto è un’altra forma di comunione che, come la preghiera, esprime la vitalità del Corpo di Cristo, la Chiesa.
Con il canto:
LA TESTIMONIANZA
La testimonianza è il risultato naturale e conseguente di una vita consacrata e trasformata dall’amore di Cristo. Chi testimonia afferma, non solo a parole ma con i fatti, di aver incontrato e conosciuto il Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
I nostri culti sono caratterizzati dalla lettura, predicazione, meditazione e studio della Parola di Dio, dalla preghiera, dal canto, dalla testimonianza, dalla celebrazione della Cena del Signore e dall'offerta.
LA PAROLA DI DIO
La Parola di Dio occupa il posto centrale nel culto al Signore. L’attenta lettura e meditazione di essa ci rivela la buona e accettevole volontà di Dio. In essa ci specchiamo affinché il nostro cammino sia santo e irreprensibile. Per mezzo di essa, Dio ci modella per assomigliare sempre di più al Suo Figliuolo Gesù Cristo.
Nostra cura e premura è, altresì, studiare le Sacre Scritture per crescere nella conoscenza del mistero di Dio e dell'opera perfetta compiuta dal Suo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore.
A questo scopo ci riuniamo presso la nostra sede o nelle case dei fratelli. La conoscenza cui miriamo è una conoscenza pratica e non teorica.
LA PREGHIERA
La preghiera è l’aspetto fondamentale del cammino cristiano. Essa è comunione ed esprime la vitalità della Chiesa che è il Corpo di Cristo.
Pregando ci rivolgiamo a Dio quali figli dello stesso Padre e sperimentiamo la gioia di essere tutti fratelli.
Con la preghiera:
- santifichiamo e onoriamo il nome del Signore disponendo la nostra vita a fare la Sua volontà;
- presentiamo le nostre richieste a Dio certi che Lui ha già provveduto a tutti i nostri bisogni;
- sperimentiamo la gioia del perdono che concediamo ai nostri debitori e ricevuto da Dio;
- acquistiamo nuove forze con cui affrontare e superare le prove e le tentazioni della vita;
- otteniamo, per fede, le benedizioni promesse da Dio.
IL CANTO
Il canto è un’altra forma di comunione che, come la preghiera, esprime la vitalità del Corpo di Cristo, la Chiesa.
Con il canto:
- lodiamo, innalziamo e onoriamo il nome del Signore e adoriamo la Sua santità;
- riconosciamo la Sua signoria su tutto il creato e nella nostra vita;
- testimoniamo che Egli dimora in mezzo a noi e dentro di noi;
- ringraziamo Dio per tutto quello che Lui ci dona, soprattutto, per il privilegio di essere stati fatti Suoi figliuoli per mezzo della fede in Gesù Cristo.
LA TESTIMONIANZA
La testimonianza è il risultato naturale e conseguente di una vita consacrata e trasformata dall’amore di Cristo. Chi testimonia afferma, non solo a parole ma con i fatti, di aver incontrato e conosciuto il Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
La testimonianza è vita cristiana autenticamente vissuta e, come tale, non può restare nascosta ma è visibile come la luce che splende nelle tenebre (Mt 5:13,14).
Il testimone è un cristiano credibile, ossia uno che cammina nella luce, ha comunione con Dio e con i fratelli (1Gv 1:5), osserva i Suoi comandamenti (Gv 14:21), ama e segue Gesù in qualunque circostanza e a qualunque costo, anche a costo della vita (Lc 9:23). Il testimone, dunque, è chi vive per Cristo, con Cristo e in Cristo, e Cristo Gesù vive in lui (Gal 2:20).
Con la testimonianza:
LA CENA DEL SIGNORE
La Cena del Signore è il memoriale della morte del Signore Gesù Cristo per la nostra salvezza.
In obbedienza al Suo comandamento, noi spezziamo e mangiamo il pane, e beviamo il vino, simboli del Suo corpo dato per noi e del Suo sangue sparso sulla croce per il perdono dei nostri peccati.
Ogni volta che facciamo ciò, annunciamo la Sua morte e proclamiamo la Sua resurrezione finché Egli venga (1Cor 11:26).
Nel partecipare alla Cena del Signore siamo introdotti nel mistero del nuovo patto e realizziamo il miracolo della comunione col Corpo di Cristo che è la Chiesa universale.
Possono partecipare alla Santa Cena tutti coloro che hanno accettato il Signore Gesù Cristo come loro personale Salvatore facendo il battesimo in acqua per immersione, in età adulta.
L'OFFERTA
La Parola di Dio ci invita a donare volenterosamente e ci ricorda di guardarci da ogni avarizia (Lc 12:15) perché l’avarizia è la radice di tutti i mali (1Tm 6:10).
L’offerta consiste nel donare volontariamente e con allegrezza, secondo la prosperità ricevuta dal Signore (1Cor 16:1,2; 2Cor 8:1-5). Colui che dona partecipa così della gioia del Signore Gesù “il qual disse che più felice cosa è il dare che il ricevere” (Atti 20:35).
Senza questo presupposto, qualunque tipo di offerta non ha valore (1Cor 13:3) e non è gradita a Dio (Gen 4:3,5; Mal 1:10). Proprio per questo, l’offerta non è quantificabile, non può essere stabilita, né imposta, né pretesa.
Con l’offerta, volontaria e libera:
Il testimone è un cristiano credibile, ossia uno che cammina nella luce, ha comunione con Dio e con i fratelli (1Gv 1:5), osserva i Suoi comandamenti (Gv 14:21), ama e segue Gesù in qualunque circostanza e a qualunque costo, anche a costo della vita (Lc 9:23). Il testimone, dunque, è chi vive per Cristo, con Cristo e in Cristo, e Cristo Gesù vive in lui (Gal 2:20).
Con la testimonianza:
- raccontiamo le cose grandi che Dio ha fatto;
- ci rallegriamo insieme per le opere che Lui, giorno per giorno, compie nella nostra vita, lo lodiamo e lo ringraziamo;
- siamo di esempio agli altri per quanto riguarda il cammino di fede;
- ci edifichiamo reciprocamente rendendo sempre più salda la nostra fede in Cristo Gesù.
LA CENA DEL SIGNORE
La Cena del Signore è il memoriale della morte del Signore Gesù Cristo per la nostra salvezza.
In obbedienza al Suo comandamento, noi spezziamo e mangiamo il pane, e beviamo il vino, simboli del Suo corpo dato per noi e del Suo sangue sparso sulla croce per il perdono dei nostri peccati.
Ogni volta che facciamo ciò, annunciamo la Sua morte e proclamiamo la Sua resurrezione finché Egli venga (1Cor 11:26).
Nel partecipare alla Cena del Signore siamo introdotti nel mistero del nuovo patto e realizziamo il miracolo della comunione col Corpo di Cristo che è la Chiesa universale.
Possono partecipare alla Santa Cena tutti coloro che hanno accettato il Signore Gesù Cristo come loro personale Salvatore facendo il battesimo in acqua per immersione, in età adulta.
L'OFFERTA
La Parola di Dio ci invita a donare volenterosamente e ci ricorda di guardarci da ogni avarizia (Lc 12:15) perché l’avarizia è la radice di tutti i mali (1Tm 6:10).
L’offerta consiste nel donare volontariamente e con allegrezza, secondo la prosperità ricevuta dal Signore (1Cor 16:1,2; 2Cor 8:1-5). Colui che dona partecipa così della gioia del Signore Gesù “il qual disse che più felice cosa è il dare che il ricevere” (Atti 20:35).
Senza questo presupposto, qualunque tipo di offerta non ha valore (1Cor 13:3) e non è gradita a Dio (Gen 4:3,5; Mal 1:10). Proprio per questo, l’offerta non è quantificabile, non può essere stabilita, né imposta, né pretesa.
Con l’offerta, volontaria e libera:
- affrontiamo le spese per la gestione e la manutenzione del locale di culto;
- veniamo incontro alle necessità dei fratelli bisognosi e all'avanzamento dell’opera di Dio.
LE NOSTRE ATTIVITA'
